Il mio posto nel mondo

Dopo anni di silenzio torno a scrivere e a tenere un blog, esattamente tredici anni dopo post-scriptum, che ho curato per un biennio. “Il mio posto nel mondo” è il luogo in cui vi accolgo condividendo esperienze e riflessioni, strumenti ed estratti di conoscenza che ho maturato in ormai tre decadi di studio e ricerca, spaziando fra filosofia, scienza, medicina, economia ed arti. Perché scriverne? Perché gli argomenti di cui tratterò sono quelli che mi hanno aiutato ad attraversare la vita ed il dolore, imparando e crescendo, andando sempre più nella direzione che oggi mi porta a dire con gioia che ho trovato il mio posto nel mondo. Credo nella comunicazione e nella condivisione. Le parole che ho udito così come quelle che ho letto e persino studiato sono state per me talvolta una lama, talvolta un balsamo: in ogni caso mi hanno condotta a comprendere sempre più me stessa, liberandomi dalle molte gabbie e sovrastrutture in cui mi riparavo, in realtà rinchiudendomi. Ne “Il mio posto nel mondo” vi porterò a conoscere le e i molti maestr* che ho incontrato e che come tali ho riconosciuto. Alcuni sono vivi, altri non ci sono più da un parecchio, alcuni anzi li ho incontrati solo grazie alle loro opere o a chi ha dato loro voce. In ordine che più sparso non si può: Socrate, Marsilio Ficino, Pico della Mirandola, Tucidide, Marco Aurelio, Ipazia, Ildegarda di Bingen, i Veda, gli Yoga Sutra di Patanjali, Yogananda, la meditazione trascendentale, la Metamedicina di Claudia Rainville, la Medicina Moderna di Beppe Rocca, Daniel Goleman e tutti i suoi studi, il Medical Coaching di Shiri Ben Arzi, gli studi e gli scritti di Edward Bach, Edward De Bono i suoi scritti e l’Institute for Creative Thinking and Innovation, le neuroscienze, la psicobiogenealogia, la bio-psicosomatica di Jean Claude Badard, la Medicina Dell’essere di Stefano Gay, il leadership coaching, lo spiritual coaching e il metodo life purpose di Teri E-Belf. Mi fermo qui, perché citare tutti tutti sarebbe lunghissimo e perché imparo ogni giorno in primis dai miei clienti. Quello che condividerò -tengo a precisarlo- è la mia libera interpretazione nata dall’integrazione degli approcci e dall’osservazione e sperimentazione in un mondo che molto mi appartiene: quello delle organizzazioni private e pubbliche. Le parole che scrivo e le riflessioni sono mia responsabilità e un modo per restituire un po’ del molto per cui sono grata. Ve le offro: che possano esservi di aiuto e ispirazione, che possano farvi sorridere e magari un poco riconoscervi. Il tutto con la assoluta certezza che farete tutto voi e che se qualcosa troverete è perché profondamente vi risuonerà Possiate dunque sentirvi a casa e andare per il mondo con radici salde e un cuore affamato d’emozione.

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